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Quando la Lokomotiv assunse il nome attuale, nel 1936, poteva contare nel suo organico già diversi tra i migliori giocatori sovietici dell'epoca, su tutti Valentin Granatkin, Nikolay llyin, Alexey Sokolov, Pyotr Terenkov, Mikhail Zhukov, llya Gvozdkov e Ivan Andreev. Grazie anche a loro, sempre nel 1936, arriva il primo trofeo: è la Kubok URSS o Coppa Sovietica, alla sua prima edizione. I "Ferrovieri", infatti, battono in finale per 2 a 0 la Dinamo Tbilisi grazie ai sigilli di Sokolov e Lavrov. Gli anni seguenti a questo successo sono stati positivi sino alla Seconda Guerra Mondiale che ha rappresentato un crollo dalle parti di Cherkizovo. Nel giro di cinque anni la Loko retrocede nella First Division sovietica per ben due volte, salvo poi tornare definitivamente "tra le grandi" nel 1951. Questo calo rappresenta per i "Ferrovieri" una seconda rinascita, che gli fa tornare immediatamente a combattere per grandi obbiettivi. Nel 1957 si aggiudicano di nuovo la Kubok, 1 a 0 allo Spartak in finale, mentre nel 1959, arrivano secondi in campionato, che rappresenta il record. Tuttavia, questo periodo d'oro ben presto dovette conoscere un'altro stop. La Loko crolla e sino agli anni '80 è costretta a fare la spora tra Prima e Seconda divisione. Con la fine dell'URSS, nei primi anni '90, la Loko viene ancora considerata ancora l'anello debole della capitale: i risultati non ci sono, e nemmeno il supporto sugli spalti. I tifosi, però, non hanno considerato due fattori: Yuri Semin e Valery Filatov. Insieme, grazie a tanti progressi, fanno della Lokomotiv uno dei club più forti e tifati di tutta la Russia. Come antipasto, nel 1996 e nel 1997, vincono la nuova Kubok Rossi, sorta sulle ceneri della Kubok URSS. Poi, nel 1997-1998 e nel 1998-1999, i "Ferrovieri" raggiungono per ben due anni di fila la semifinale di Coppa delle Coppe, antenata della Coppa UEFA, dove devono cedere, prima, per la regola dei gol in trasferta, alla Lazio e, poi, allo Stoccarda. Tuttavia, i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti e sfociano nei primi anni 2000. Nel 2000 e nel 2001 i rossoverdi vincono di nuovo la coppa nazionale, poi la società fa inaugurare il nuovo stadio, il "Lokomotiv Stadium", che immediatamente si afferma come uno dei migliori e più confortevoli dell'intera Europa Orientale, infine arrivano i "veri" successi sul campo. Nel 2002, infatti, la Loko vince il suo primo campionato contro il CSKA Mosca grazie alla rete decisiva di Loskov. Successo bissato due anni dopo, nel 2004, decisiva la vittoria finale contro lo Shinnik Yaroslavl. Proprio di quegli anni sono anche i migliori risultati in campo europeo: nella Champions League 2003-2003 la Loko arriva sino agli ottavi, dove viene eliminata solo per la regola dei gol in trasferta dal Monaco poi finalista. Tuttavia, la bella realtà cresciuta a Cherkizovo crolla nel 2005, quando Semin a sorpresa lascia la panchina rossoverde per andare ad allenare la nazionale russa, da qui è un lento e doloroso declino. I successivi allenatori non riescono a riprendere le gesta del nativo di Orenburg. Solo Byshovets riesce a riportare un trofeo, la Kubok Rossi (5) del 2007, a Cherkizovo, che peraltro è anche l'ultimo. Nemmeno la nomina del primo allenatore straniero della storia, il serbo Muslin, e il ritorno di Semin, riescono a far si che la Loko torni a lottare realmente per le posizioni a cui le competono, cosa che perdura sino ai giorni nostri.
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