Ultimo impegno a Cipro dopo una settimana piena di impegni per Bilic e la sua squadra. Prima di lasciare l'isola sul Mediterraneo alla volta della Spagna, più precisamente a Marbella, Lokomotiv che sfida i serbi dello Sloboda Point, ore 14.30, solito posto.
Il Football club Sloboda Point venne fondato nel 1925 a Užice. Passano appena quattro anni e il club viene iscritto nella Football Association jugoslava ed entra a fare parte dell'Unione dello Sport. All' inizio degli anni '30 a causa della mancanza di fondi, Sloboda che è costretto a giocare soltanto amichevoli, infatti a quei tempi tutte le associazione sportive erano concentrata sulla politica. A causa della diffusione di idee comuniste, nel 1932, il club viene temporaneamente sciolto, ma ben presto riprende la sua attività viene ripresa sotto un nuovo nome, Grazhdansky, vale a dire cittadini. Il cambiamento del nome, però, non gli aiuta per niente, e così nel 1938 si fermano di nuovo, salvo ripartite poi sotto il nome di Buducnost. Alla fine della seconda guerra mondiale, il 5 maggio 1945, la squadra perde molti giocatori caduti tragicamente in battaglia, ed è proprio a questo punto che torna il nome storico, Sloboda, che rimase invariato fino al 2010. 2010, appunto, a luglio il club annuncia la fusione con un'altra squadra, della città di Sevojno, e con la quale darà origine al nome attuale, vale a dire Sloboda Point. Nella stagione 2012/13 sono settimi nel campionato serbo, a meno sei dalle zone europee. Il club, praticamente sconosciuto, può essere famoso soltanto per aver avuto nelle giovanili l'affermato difensore del Manchester United, Nemanja Vidic. L'attuale allenatore è Ljubisa Stamenkovic.
Dmitry Sychev, autentico protagonista di questa partita, batte la mano a Aleksey Miranchuk. Si è ritrovato?
Bilic che decide di sperimentare una nuova formazione, formata da un mix di giovani e di veterani, con Podberyozkin adattato come terzino destro e Loskov e Miranchuk come centrocampisti centrali. Serbi che partono meglio, rendendosi pericolosi già al sesto minuto impegnando Lobantsev. Passa, tuttavia, poco e Sloboda che trova il vantaggio con Randzhelovich, stranamente libero di colpire in area, al 17'. Loko che reagisce e che trova immediatamente il gol del pareggio con Dmitry Sychev, innescato alla perfezione da capitan Loskov. Passano appena due minuti ed è ancora il veterano di Cherkizovo a lanciare magnificamente Grigorjev che però prende la traversa. Nonostante sia una amichevole, gara molto combattuto in campo, con i giocatori che ci tengono a fare bella figura. Al 38' ancora protagonista il giovane Lobantsev che respinge una sortita ospite. Ultimi cinque minuti di primo tempo che sono di marca Lokomotiv. Al 41' Pavlyuchenko viene atterrato in area da un difensore serbo, con l'arbitro che decreta rigore. Sulla palla Sychev che insacca sulla respinta dopo aver sbagliato, facendo la sua doppietta personale. Nella ripresa Ferrovieri che cambiano undici undicesimi. Al 54' è il numero 21, Torbinsky, a segnare ben servito da N'Doye. Serbi che ci provano con Pejovic, ma è attento Kresic che manda in angolo. Rosso-verdi che nella metà dei secondi quarantacinque minuti creano tanto, trovando all'88' con il solito N'Doye la rete del 4 a 1, servito da Glushakov. Nel recupero Loko che ri-dimostra di essere ingenua, Durica infatti prende le palla di mano e provoca il secondo rigore in questo ritiro che Tiago Galvan al 93' non sbaglia. Partita, però, positiva con ottimi segnali della squadra nonostante l'avversario sia stato davvero modesto. Il prossimo impegno è domenica 17 febbraio contro i bulgari del Ludgorets a Marbella.
Lokomotiv - Sloboda Point 4-2
17' Randzhelovich, 20' Sychev, 42' Sychev, 54' Torbinskiy, 88' N'Doye, 93' Tiago Galvan (rigore).
Lokomotiv: Lobantsev (Kresic, 46), Podberyozkin, (Shishkin, 46), Tsveyba (Durica, 46), Lystsov (Corluka, 46), Denisov (Yanbaev 46), Grigorjev (Samedov, 46), Loskov (Glushakov, 46), Al. Miranchuk (Obinna 46), Hartiyadi (Maicon, 46), Sychev (Torbinsky, 46), Pavlyuchenko (N'Doye, 46).
Sloboda Point: Rankovic, Vasilych (Memedovich, 60), Goykovich, Lovric, Bayich, Knezevic (Pilipovich, 55), Pejović, Purich, Krstic (Jovanovic, 80), Tiago Galvan, Randzhelovich (Daniele 80).
Per chiudere il ritiro non mancano di certo le polemiche. Questo, infatti, è lo striscione appeso dai pochi fan che hanno seguito la Lokomotiv a Cipro e che è un chiaro segno di protesta contro la Smorodskaya, attuale presidentessa, e che cita ironicamente "No woman, no cry", a voi eventuali commenti...
Per tirarci su un po' il morale, infine, in questo video Caicedo mostra a quanto tiene alla nostra maglia dicendo in russo "Io amo la Lokomotiv" baciando poi il nostro stemma. Al seguente indirizzo potete vedere tutto.
Non mi sembrava convintissimo Caicedo :)
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