Dopo un mese passato tra gossip e scoop, finalmente si sa chi siederà con certezza l'anno prossima sulla panchina dei "Ferrovieri":Kuchuk è ufficialmente il nuovo tecnico della Lokomotiv Mosca. Prende il posto di Slaven Bilic, il quale ha pagato, molto probabilmente per tutti compresa la presidentessa Olga Smorodskaya, la disastrosa stagione appena conclusa, che ha visto i rossoverdi arrivare noni in classifica e sancire, così, il record negativo nella storia del club. L'allenatore croato e la società russa hanno risolto in comune accordo delle parti il contratto e, quindi, non ci sarà nessuna buona uscita per l'ex ct della nazionale croata. Il bielorusso, decimo allenatore dal 2005 (!), ha firmato per tre anni e avrà l'arduo compito di riportare a Cherkizovo l'Europa, assente da ben due anni. Molto probabilmente, ai più, sarà praticamente sconosciuto, quindi, andiamo a conoscerlo meglio.
Carriera.
Dopo esperienze più o meno brevi in club minori bielorussi, Kuchuk passa nel 2004 al Sheriff Tiraspol, uno dei principali club moldavi. Sotto la sua gestione i gialloneri diventano il fiore all'occhiello del calcio moldavo. Vince 6 campionati, 3 coppe nazionali e una CIS Cup (coppa tra le migliori squadre degli stati dell'ex Unione Sovietica). Anche in Europa il bilancio è più che buono: nel 2009 arriva sino ai playoff di Champions League persi contro l'Olympiacos, e proprio a seguito di questa eliminazione riesce a qualificarsi per i gironi di Europa League. Nel gruppo H con Fenerbahçe, Twente e Steaua Bucarest, si posizionano terzi totalizzando una vittoria, due pareggi e tre sconfitte. Dopo 6 anni in Moldavia, Leonid decide di accettare una nuova sfida: ad ingaggiarlo infatti è il Salyut Belgorod, club militante nella serie b russa, la Pervij Division, che lo sceglie per sostituire Miroslav Romashchenko. I risultati, nonostante un buon debutto, non sono incoraggianti (tre vittorie, due pareggi, nove sconfitte) e, così, decide di lasciare i "Grifoni" nell'agosto del 2010, allora al secondo posto in classifica. Dopo un anno di riflessione e pausa, Kuchuk torna ad allenare e lo fa insieme a Andrej Sosnitsky, suo assistente di fiducia. Il tecnico bielorusso si trasferisce all'Arsenal Kiev, neo-fondato club ucraino. Grazie al fondamentale apporto di Leonid, i "Gunners"dell'est Europa arrivano quinti conquistando una storica qualificazione in Europa League. Tra i tanti successi anche quello di essere riusciti a battere i campioni dello Shakhtar. Come coronamento di tutto ciò, viene anche nominato tecnico dell'anno. A fine stagione, tuttavia, la squadra della capitale perde importanti sponsor (volevano cedere i cinque giocatori con lo stipendio più alto) e, così, Kuchuk decide di lasciare l'Ucraina. Un altro anno senza incarichi, fino al gennaio del 2013. Torna in Russia e firma un contratto di sei mesi con il Kuban Krasnodar, che nel frattempo era alla ricerca di un sostituto di Krasnozhan, ex allenatore della Lokomotiv. Con una società forte alle spalle e un ambiente caldo come quello dei "Cosacchi", Kuchuk non fa fatica a imporsi. Così come con l'Arsenal, il Kuban arriva quinto e si qualifica per la prima volta nella sua storia per le coppe europee. Tra i tanti meriti anche quello di non aver mai perso un partita da quando si è seduto sulla panchina della squadra del Mar Nero ( in 11 parte di campionato ha ottenuto sette pareggi e quattro vittorie). A fine stagione la dirigenza del Kuban gli offre il rinnovo, lui accetta ma poi ci ripensa. Cosa c'è sotto? La Lokomotiv, ovvio! Attratto dalla capitale e da uno dei club russi con maggior storia, non ci pensa su due volte e accetta il difficile incarico di allenare a Cherkizovo, sesto allenatore della Smorodskaya, con un pubblico caldissimo che sta ancora aspettando da anni di tornare nell'elite del calcio russo.
Assistenti.
Come spesso capita, gli allenatori hanno dei propri fidati collaboratori, ecco quelli di Kuchuk:
Andrej Sosnitsky, vice allenatore. Nato nella regione di Kaliningrad, il 50enne bielorusso sarà l'assistente numero uno di Kuchuk. I migliori anni della sua carriera gli ha vissuti giocando con la Dinamo Brest e la Dinamo Minsk. Nella sua carriera di calciatore conta anche diverse stagioni in Russia, precisamente a Vladikavkaz, Ekaterinburg e Novorossiysk. Successivamente è passato a fare il tecnico e ha allenato lo Slavia Mozyr e proprio la Dinamo Brest. Nella stagione 2010/11 ha sostituito Kuchuk allo Sheriff, dove ha conquistato una coppa nazionale moldava. Nonostante una serie di dieci vittorie consecutive, Sosnitsky ha lasciato il club di Tiraspol non riuscendo a conquistare il titolo.
Yury Kulish, assistente allenatore. La persona più vicina al bielorusso tra tutti i suoi colleghi. Lavorano insieme da 9 anni, da quando Kuchuk è diventato allenatore dello Sheriff. Sono una coppia affiatata e, dopo delle difficoltà iniziali, sono riusciti a trovare una comune linea di pensiero. Hanno lavorato insieme anche a Kiev e a Krasnodar. Tra le tante squadra in cui ha giocato, Yuri ha militato nella Dinamo Kirov, nel Falcon, nel Rotor Volgograd e nello Spartak Nalchik. I migliori anni della sua carriera glia ha vissuti come difensore centrale nel Chernomorets Odessa.
Eugenij Ivanov, allenatore dei portieri. Nativo, residente e laureato a Tiraspol, ha giocato per diverse squadre della sua città: nel Tiligul, nello Sheriff e anche nella nazionale moldava. Subito dopo aver terminato la carriera calcistica è diventato allenatore dei portieri, allenando per diversi anni lo Sheriff e la nazionale moldava. A Krasnodar ha seguito Kuchuk e da qui è diventato un membro fisso della sua squadra.
I cinque principi di Kuchuk.
"Il mio calcio è aggressivo e intelligente". Subito dopo la vittoria contro la Shakhtar la stampa ha subito chiesto i segreti a Kuchuk, visto che non è cosa di tutti i giorni battere la corazzata di Lucescu: "Ho iniziato la mia carriera da allenatore nella Dynamo Minsk, successivamente sono andato a Molodechno, dove ho creato il club partendo praticamente da zero: è stato un lavoro molto interessante e stimolante. Più tardi sono passato alla Lokomotiv Minsk e, prima di allenare per sette anni lo Sheriff, sono stato il tecnico di una scuola calcio per bambini. A Tiraspol ho attuato un gioco veloce in tutte le zone del campo, caratterizzato da rapidi passaggi, ho sempre cercato di stare al passo con i tempi, visto che il calcio sta cambiando molto velocemente. Le nuove idee nascono in Europa, molte di esse provengono anche da altri sport, per esempio dal rugby, i giocatori di oggi sono atleti molto preparati fisicamente. Nel corso degli anni, sono diventato più morbido, ad essere onesto, prima ero molto più severo."
"La base è una buona condizione fisica". "Alla base di tutto c'è una buona condizione fisica. Al secondo posto metto gli insegnamenti tattici, mentre al terzo e al quarto il gioco di squadra difensivo e offensivo. In ogni sessione di allenamento io e il mio staff programmiamo tutto quello che dobbiamo fare e lo teniamo sotto stretto controllo. È necessario lavorare con massima dedizione, predisponendo i giocatori a una condizione fisica ottimale. Solo così si può andare avanti, migliorando poi la tattica e la tecnica."
La difesa è fondamentale. Al Kuban giocava con la difesa a quattro composta da Leandro, Xandao, Dealbert e Kozlov, la quale ha mostrato un profondo equilibrio. Kuchuk potrebbe essere la persona giusta per rifondare e rafforzare il pacchetto difensivo della Lokomotiv. Pensate che nella parte finale della stagione, i "Cosacchi" hanno subito solo sette (!) gol in 11 partite, risultando al termine del campionato la quarta miglior difesa del campionato.
Continuità di risultati. A Krasnodar la rotazione dei giocatori era minima e, alla fine, proprio questo ha portato stabilità all'interno del gruppo. In primavera il Kuban non ha perso nessuna partita, non soccombendo nemmeno ai leader del campionato. Tuttavia, i panchinari della RPL hanno spesso trovato spazio nella Kubok Rossi. Per esempio, nella gara del "Petrovsky" contro lo Zenit, Kuchuk, non ha fatto nessuna sostituzione sino alla fine. In questo match, il bielorusso ha messo nella formazione titolare otto giocatori che di solito stavano in panchina. Allo stesso tempo, però, i "Cosacchi" non hanno fatto male e sono stati eliminati solo a causa della lotteria dei rigori. Come sarà con la Lokomotiv vedremo. I casi di Jose Couceiro e Slaven Bilic sono esattamente opposti, entrambi cambiavano spesso l'undici titolare.
Calciomercato. Al Kuban, Kucuk, ha avuto una campagna di trasferimento abbastanza sostenuta, sono arrivati tre difensori e due centrocampisti. Tuttavia, in una recente intervista, il tecnico bielorusso ha ammesso che tutti quegli acquisti non erano necessari. "Io sono contrario all'acquisto di un folto gruppo di giocatori, penso che non bisogna rafforzarsi così tanto". A Krasnodar l'ex Sheriff era circondato, inoltre, da un nutrito staff: i vice allenatori Andrej Sosnitsky e Yury Kulish, l'allenatore dei portieri Eugeny Ivanov e l'analista Arsene Papikyan. Queste le parole di Kuchuk a riguardo: "Mi piace lavorare insieme ai miei colleghi, i quali dovrebbero aiutare l'allenatore, che non sempre può vedere tutto."
Al contempo, però, dispiace molto anche per Bilic, il quale meritava di essere trattato senza dubbio meglio. Troppo spesso gli è mancata la fiducia dell'ambiente e le recenti dichiarazioni di Glushakov, vanno proprio in questa direzione. Purtroppo per lui è arrivato in un ambiente in cui le attese e le aspettative erano troppo. Spero che riesca a trovare una squadra che riesca a valorizzarlo.
Grazie di tutto Slaven e buona fortuna Leonid!
Grazie di tutto Slaven e buona fortuna Leonid!
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